Per quale motivo dovrei donare il mio sangue?
A me non importa nulla: se ho bisogno, il sangue lo pago
Donare sangue è dannoso per la salute?
Per le donne (già soggette alla perdite mestruali) donare sangue non è dannoso?
La privacy dei risultati delle mie analisi è garantita?
Perché i donatori Avis sono periodici?
Cos’è la donazione di plasma mediante aferesi?
Con quale denaro funziona l’Avis?
Quali vantaggi ho ad iscrivermi all’Avis?
Ogni anno sento parlare di carenza estiva, ma non ci pensano i donatori?
Perché mi vengono rivolte così tante domande personali quando vado a donare il sangue?
Quali esami del sangue mi vengono fatti per capire se il mio sangue è sicuro?
- Per quale motivo dovrei donare il mio sangue?
Il sangue umano è un prodotto naturale, non riproducibile artificialmente e indispensabile alla vita. Donare il sangue è un atto volontario e gratuito, è un dovere civico, è una manifestazione concreta di solidarietà verso gli altri, esalta il valore della vita, abbatte le barriere di razza, religione o ideologia e rappresenta uno dei pochi momenti di vera medicina preventiva. E’ un atto di estrema generosità che permette di salvare la vita di altre persone. Proprio il fatto che il sangue sia raro implica la necessità di metterlo a disposizione di altri individui che potrebbero trovarsi in situazione di bisogno. Pensa di essere tu al loro posto.
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- A me non importa nulla: se ho bisogno, il sangue lo pago
Nonostante i progressi della medicina, delle scienze e della biochimica, l’uomo rimane a tutt’oggi l’unica possibile sorgente di sangue, e pertanto:
- nessun Ospedale è in grado di assicurare alcuna terapia trasfusionale senza la preventiva disponibilità dei donatori;
- per lo stesso motivo, la disponibilità del “bene sangue” non dipende dal mercato, quindi non ha un prezzo economico;
-
per le ragioni esposte nei punti sopra, le Istituzioni Pubbliche (Stato, Regioni) devono contribuire con campagne di sensibilizzazione verso la popolazione e fornire gli strumenti normativi per garantire la massima sicurezza possibile e l’ottimizzazione del sistema trasfusionale in tutte le sue articolazioni.
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- Donare sangue è dannoso per la salute?
Grazie all’accurata selezione per un adulto sano la donazione di sangue non comporta alcun rischio.
Esistono precise disposizioni che regolano la raccolta del sangue:
la quantità del sangue che viene prelevata mediamente ad ogni prelievo è minima ed è stabilita per legge in 450 centimetri cubi +/- 10%. Tra una donazione di sangue intero e l’altra devono trascorrere almeno 90 giorni per gli uomini e 180 per le donne.
La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 nell’uomo e a 2 nelle donne in età fertile.
I controlli e le visite periodiche effettuate a ciascun donatore prima di ogni donazione sono uno strumento di medicina preventiva, a tutela dello stato di salute generale del donatore.
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- Per le donne (già soggette alla perdite mestruali) donare sangue non è dannoso?
La donazione di sangue per le donne non ha alcuna controindicazione. Tuttavia in virtù delle perdite legate alle mestruazioni le donne in età fertile possono effettuare solo un massimo di due donazioni di sangue intero l’anno. Il monitoraggio costante della emoglobina, effettuata prima di ogni donazione, e del ferro, tutelano la salute delle donatrici.
Le donne risultano essere particolarmente “adatte” alla donazione di plasma in aferesi che non incide assolutamente sui globuli rossi ed il ferro.
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- La privacy dei risultati delle mie analisi è garantita?
Il segreto medico e la legge sulla “Privacy”, che individua le “figure” responsabili al trattamento dei dati in questione assicura la massima discrezionalità e segretezza di tutti gli aspetti sanitari e dei risultati delle analisi effettuate.
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- Perché i donatori Avis sono periodici?
Perché l’obiettivo primario e fondamentale è la SICUREZZA.
L’attività di AVIS è finalizzata a promuovere una donazione “sicura” del sangue e a rispondere efficacemente alle esigenze dei bisogni mirati e quindi programmati dei Servizi Trasfusionali, in funzione dell’obiettivo della “sicurezza”. L’AVIS annovera tra le proprie file solo donatori periodici cioè donatori che ad intervalli regolari si recano presso le strutture trasfusionali per donare il loro sangue.
A differenza dei donatori occasionali i donatori periodici sono molto controllati dal punto di vista medico, vengono costantemente sottoposti ad un’accurata visita e ad attenti controlli sul loro sangue e poiché la loro scelta di donare è libera, non condizionata da altri fattori come quelli emozionali, risultano molto più affidabili dei donatori occasionali. I donatori Avis sono inoltre anonimi, volontari non retribuiti e responsabili.
Il ricorso ai donatori periodici consente inoltre:
- maggiore programmazione della raccolta del sangue;
- possibile “conversione” dalla donazione tradizionale di sangue intero a quella differenziata mediante aferesi;
- gestione anche delle situazioni di urgenze-emergenze;
- di effettuare educazione sanitaria e promozione della salute.
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- Cos’è la donazione di plasma mediante aferesi?
Oggi è possibile effettuare diversi tipi di donazione: oltre a quelle tradizionale di sangue intero, si possono effettuare donazioni mirate (dette aferesi) cioè solo di alcuni componenti del sangue e, tra questi, il plasma.
Nell’aferesi (termine greco che significa l’atto del “portar via”), attraverso l’uso di separatori cellulari, si ottiene dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità (plasma, piastrine,…), restituendogli contemporaneamente i restanti elementi. Ciascun separatore cellulare centrifuga o filtra il sangue che defluisce da un braccio del donatore trattenendo il componente ematico necessario e restituendogli il rimanente.
Si parla di plasmaferesi se si preleva solo plasma, di piastrinoaferesi se si prelevano solo piastrine, di plasmapiastrinoaferesi se si prelevano plasma e piastrine, ecc.
Una volta raccolto essendo congelato (se a temperatura inferiore a – 30° C) può essere utilizzato per un periodo massimo di 12 mesi. Le funzioni del plasma sono numerose: mantiene costante il volume di sangue circolante, porta ai tessuti e alle cellule sostanze prevalentemente di tipo nutritivo e di regolazione (ormoni, vitamine), raccoglie tutte le sostanze di rifiuto derivanti dal metabolismo delle cellule e le elimina attraverso i reni e il sudore, interviene nei processi di difesa immunologica e nella coagulazione.
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- Con quale denaro funziona l’Avis?
L’AVIS è una associazione di volontari: nessun socio impegnato nell’associazione a qualunque titolo e con qualunque funzione, percepisce compensi. Sono stipendiati invece i dipendenti che svolgono un lavoro permanente nell’associazione.
L’Avis sostiene economicamente la propria azione (spese per la promozione della donazione, per l’invio dei donatori alle strutture Trasfusionali e/o per la raccolta diretta delle unità di sangue, ecc.) con i rimborsi, stabiliti da un decreto ministeriale ed erogati, per convenzione, dalle Aziende Sanitarie e/o Ospedaliere.
Altre fonti di finanziamento sono costituite da contributi di Enti Locali e donazioni private.
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- Quali vantaggi ho ad iscrivermi all’Avis?
A livello individuale si ha la gratificazione morale di concorrere alla soluzione di un grave problema e l’orgoglio di appartenere ad una componente attiva del volontariato socio-sanitario, decisiva per la costruzione del sistema trasfusionale. Inoltre, donare regolarmente sangue garantisce al donatore un controllo costante del proprio stato di salute attraverso visite mediche ed accurati esami di laboratorio, eseguiti ad ogni prelievo.
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- Ogni anno sento parlare di carenza estiva, ma non ci pensano i donatori?
La carenza di sangue nei mesi estivi è purtroppo un dato di fatto: in Italia in questi mesi, ma sempre più anche nel corso dell’intero anno, si rilevano forti diminuzioni nella raccolta di sangue mentre il bisogno di emocomponenti rimane stabile. La partenza per le vacanze contribuisce a interrompere i consueti flussi di raccolta.
E’ necessario quindi disporre di un adeguato numero di donatori periodici sui quali poter contare tutto l’anno, festività e vacanze comprese.
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- Perché mi vengono rivolte così tante domande personali quando vado a donare il sangue?
Le priorità delle associazioni dei donatori sono la sicurezza del sangue donato e dei donatori. Alcuni di essi potrebbero rischiare di trasmettere alcune malattie durante la donazione perché si sono esposti alle malattie durante i viaggi o altre attività, oppure potrebbero avere problemi durante la donazione per via del loro stato di salute. Il colloquio mira a stabilire se i pazienti possono ricevere in tutta sicurezza il sangue donato e se il donatore può farsi prelevare tranquillamente il sangue.
- Quali esami del sangue mi vengono fatti per capire se il mio sangue è sicuro?
Il sangue donato viene sottoposto a questi esami:
- Gruppo sanguigno ed RH.
- Anticorpi inattesi sui globuli rossi, generati durante le trasfusioni, le gravidanze o in altre situazioni.
- Antigene di superficie dell’epatite B, che indica che è in corso un’epatite o che il donatore è portatore del virus dell’epatite B.
- Anticorpi dell’antigene dell’epatite B, che indicano che è in corso l’epatite B o il donatore è stato colpito in passato dal virus.
- Anticorpi del virus dell’epatite C, che indicano che è in corso l’epatite C o il donatore è stato colpito in passato dal virus (che è la causa più frequente dell’epatite non A non B).
- Anticorpi del virus HTLV-I/II che indicano la presenza di un virus che potrebbe causare la leucemia a cellule T o patologie neurologiche.
- Anticorpi all’HIV-1/2, che indicano l’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV).
- Test dell’acido nucleico (NAT) per l’epatite C (HCV), l’epatite B (HBV) e l’HIV.
- Esame di screening per gli anticorpi della sifilide.
- NAT (Nucleic Acid Test) per il virus del Nilo occidentale (WNV, West Nile Virus).
- Test ELISA (saggio immunoassorbente legato a un enzima) per il Trypanosoma cruzi (malattia di Chagas).
Inoltre tutte le donazioni di piastrine per aferesi sono esaminate per escludere la contaminazione batterica.